Intervista a Pietro Gandolfi – Tra editoria e tenebre

Ieri pomeriggio abbiamo avuto il piacere di celebrare un compleanno speciale: quello di Pietro Gandolfi, piacentino classe 1979, professione creatore di incubi.
Pietro è uno scrittore, a mio avviso uno dei più brillanti sulla scena in questa fragile e traballante epoca culturale in cui tutto è decisamente in bilico, sospinta verso la caduta dai venti dell’ignoranza, della cecità e dell’indifferenza. Lo seguo da tempo, fiera dopo fiera, opera dopo opera, e ho deciso di raggiungerlo telefonicamente non solo per fargli i nostri più sinceri auguri, ma anche per approfondire la sua opera e la sua metodologia editoriale.
Autore horror per definizione, Gandolfi è legato alle atmosfere terrificanti fin dalla giovane età ma sostiene che non sia solo una questione di affetto, bensì una più approfondita visione del genere nella sua peculiarità forse meno apparente: l’horror è trasversale . Si adatta alla perfezione a quel compendio di influenze cui Gandolfi, così come una nutrita schiera di appassionati, si è ispirato; sono i quattro media che hanno formato anche il sottoscritto: cinema, letteratura, musica, fumetto .
Nessun altro genere ha saputo confrontarsi e trarre ispirazione da tutti questi elementi come l’horror. Nessun altro genere ha costruito le proprie suggestioni sui cinque sensi meglio dell’horror.
Come viene espresso questo genere nei suoi scritti?
Anzitutto senza censure e senza banalità; senza, per capirci, la necessità di un eroe o di un qualche personaggio stereotipato e soprattutto senza l’esigenza di un lieto fine che mal si adatta all’interpretazione gandolfiana dell’orrore. Nella sua opera infatti si mette al centro dell’universo delle suggestioni e delle emozioni l’uomo comune, che impotente e sprovvisto di strumenti per razionalizzare l’irrazionale, si trova a dover combattere ogni forma di male e di violenza con un realismo senza via di scampo.

Midian Comics

Entriamo dunque, parlando con una affinità di intenti di cui mi sono sentito generosamente onorato, nel merito di questi media, i più rappresentativi nella carriera di Pietro: la letteratura in prosa e la sceneggiatura a fumetti.
Ebbene, la situazione è molto chiara nella mente dello scrittore piacentino: si parte dal presupposto che per divenire scrittori ci vuole esperienza, studio, sacrificio e dedizione, come qualsiasi altra disciplina, arte o professione. Sembra un concetto lapalissiano ma se guardiamo la realtà dei fatti, ci suggerisce Gandolfi, non lo è; non è forse vero che la maggioranza degli autori, specialmente in Italia e specialmente emergenti, è rappresentata da una moltitudine di individui che “hanno scritto un libro”, piuttosto che di scrittori veri e propri? E non è forse vero che troppo spesso si pubblica il primo manoscritto che abbiamo partorito, sparandolo su tutte quelle piattaforme che ad oggi lo consentono, nella maggioranza dei casi proponendo un prodotto acerbo e manchevole, perché si dimentica la gavetta ?
Gandolfi ci racconta di aver aspettato dieci anni prima di pubblicare. Dieci anni di studio, di tentativi, di ispirazione, di fatiche. Dieci anni regalati alla scrittura, regalati a se stesso, prima di dedicarsi ad un pubblico.
E la sceneggiatura? Per Gandolfi concede meno spazio, ed è un dato oggettivo, a chi scrive. E’ schematica, ha degli inevitabili paletti, ma anche in questo caso è necessaria esperienza, capacità e maturità: in una parola professionalità.
Che Pietro sia una persona seria ed un artista affidabile oltre che creativo, lo avevamo capito subito, e questa sua concezione molto selettiva ed estremamente distaccata della propria passione è forse l’esercizio di controllo più complesso in cui lo scrittore si possa cimentare.
Tutti coloro che si definiscono artisti vengono sovente travolti dalla loro estasi creativa ed emotiva; Gandolfi no. Gandolfi è misurato e onesto.
Un merito non da poco, in un settore dove autocelebrarsi e farsi prendere dal delirio di onnipotenza è la norma.
Probabilmente questa forma di rigore e umiltà è dovuta alla sua idea, anch’essa ben chiara, di lavoro editoriale e promozionale: sebbene sostenga che “l’importante è leggere”, non ritiene le nuove tecnologie un mezzo troppo adatto alla sua produzione e al genere a cui appartiene, poiché, come detto, nell’attuale universo degli e-book e dell’editoria online, i risultati possono essere dispersivi.
E se il canale dell’editoria classica, è ormai una realtà satura e impraticabile, dove si viene stroncati in partenza o dove nel migliore dei casi l’autore viene costretto in modo censorio da ostruzioni e paletti, per Gandolfi rimane la via più difficile e tortuosa, ma di certo la più coraggiosa ed encomiabile: il caro vecchio “DIY”.
“Do it Yourself”, il sistema indipendente per eccellenza; famigerato spauracchio delle major, negli anni settanta e ottanta del Novecento, nacque appunto nei lidi underground della musica. Oggi, Pietro lo riporta alla letteratura svolgendo attività di editore con la propria etichetta MIDIAN e portando i suoi libri e le sue creazioni tra la gente, a tu per tu con i lettori, cercando di instaurare un rapporto con essi e ostinandosi nella via dell’educazione alla lettura, cercando di collaborare alla creazione di una nuova generazione di lettori con spirito critico ed estetico, autonomi nelle proprie scelte.
Come traduce tutto questo in realtà? Con la più artigianale ed affascinante delle attività: le fiere.
A tal proposito, Gandolfi ci ricorda di non essere solo uno scrittore ma di fare anche parte della splendida realtà, naturalmente indipendente, di Ora Pro Comics , l’associazione che con il festival a Piacenza in arrivo a primavera (25, 26 Aprile 2020), dal titolo “Stranger Comics” , contribuisce alla conoscenza e alla diffusione del genere horror in Italia, tramite il fumetto e la letteratura. In questa sede, ricopre l’incarico di giurato per un vero e proprio unicum nella proposta culturale nazionale: il Premio Ade Capone ; una splendida iniziativa volta alla scoperta dei migliori sceneggiatori esordienti del Bel Paese, passando per il sentiero della meritocrazia e non da quello dell’aziendalismo estremo o della raccomandazione.

Il romanzo di Pietro Gandolfi The Road to Her

Ebbene, di certo la chiacchierata con Pietro Gandolfi è stata stimolante e piena di spunti e ci auguriamo di incontrarlo ancora molto presto.
Ricordiamo che Pietro è più impegnato che mai, con la serie a fumetti, neanche a dirlo horror, The Noise , e con il suo nuovo romanzo The Road to Her .
Per conoscere la sua opera, il suo instancabile lavoro editoriale e tutti gli appuntamenti e le fiere in cui potrete incontrarlo, ecco di seguito i riferimenti web per farci accompagnare da Pietro Gandolfi nel mondo delle Tenebre!

https://www.facebook.com/pietro.gandolfi.7

https://www.facebook.com/MidianComics/

https://www.facebook.com/FestivaldelFumettoPiacenza/

Ancora tanti auguri Pietro!
Vuemme è al tuo fianco!

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